Vice Ministro di Stato
Ministero dell’Economia e delle Finanze
Via XX Settembre,97
00187-ROMA
FAX 06/48903420 Personale
Milano, 4/10/06
Oggetto: Procedura di dismissione immobili di pregio di Enti pubblici e previdenziali
Gentile Senatore,
In data 12/09/06 Le ho scritto nella mia qualità di legale di decine di famiglie di Milano, Roma e Napoli, i cui immobili sono stati classificati di pregio ed a nome del Coordinatore nazionale per le dismissioni dell’UPPI, Angelo De Nicola.
Le avevo richiesto un incontro personale per poterle chiarire, anche come collega, la posizione di coloro che sono stati inopinatamente esclusi dai benefici riconosciuti a tutti i conduttori di immobili in dismissione
La leggi succedutesi dal 1996 ad oggi hanno riconosciuto e sanzionato uno specifico e definitivo diritto d’opzione, che, una volta esercitato entro il 31/10/2001, comporta l’obbligo di applicare sconti nell’ordine del 63%
Con la documentazione che Le ho trasmesso ho cercato di mettere in evidenza quest’inaccettabile disparità di trattamento, a cui sono soggetti gli inquilini residenti in immobili di pregio.
Il Tribunale di Milano, ha deciso di sospendere le vendite in atto a prezzi di mercato , ritenendo appunto legittima la richiesta avanzata da inquilini di immobili classificati di pregio , stante il puntuale esercizio da parte di costoro del diritto d’opzione negli stessi termini e con le identiche modalità di tutti gli altri conduttori di immobili non classificati di pregio.
Orbene,mi sono ripetutamente chiesto, quali motivi ostano all’abolizione di una normativa tanto ingiusta e sperequativa nel momento che appare evidente che ormai è la stessa magistratura ordinaria ad essere costretta ad intervenire per ripristinare i diritti lesi.
Credo tra l’altro che l’abile giochetto finanziario, escogitato dal precedente Governo ed in particolare dal Ministro On. Tremonti, sia venuto sempre più palesemente allo scoperto, evidenziando l’illegittima costituzione di una Società ( vedi S.C.I.P srl) , controllata dal Vostro Ministero attraverso società di comodo, all’uopo costituite.
Le allego in proposito una recente sentenza del Consiglio di Stato n.308/2006, che mette in evidenza queste strani rapporti., anche tramite la documentazione che il vostro Ministero è stato invitato a produrre in giudizio (vedi allegati).
Emblematica a tal proposito appare la figura del sig. Burrows Gordon Edwin Charles, nominato fino a poco tempo fa Amministratore Unico con poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, che controlla in nome e per conto del Ministero del Tesoro , del Bilancio e della Programmazione Economica le due società Stichting Thesaurum e Sticthing Palatium, con un capitale irrisorio di € 5.000,00 ciascuna, costituite in Olanda e controllate dalla “ Tmf Menagement B. V.” , con sede in Parnassustoren, Locallikade 1,1076 Az, Amsterdan. ( vedi doc.2)
Da informazioni in mio possesso quest’ultima società sarebbe a sua volta controllata da una società fiduciaria con sede in Liechtenstein, a sua volta sotto il diretto controllo di azionisti di. fiducia del Ministero, al quale debbono rendere conto
Il mio unico referente, fino all’avvento del nuovo Governo, è stato infatti esclusivamente il dott. Cantarelli, che si atteneva a precise istruzioni dell’On.avv. Armosino, Sottosegretario del Ministro On.Tremonti con delega alle dismissioni.
Lei ha assunto identico incarico e responsabilità e quindi ho ritenuto opportuno chiederLe un incontro personale anche per chiarire questa posizione non più sostenibile, perché ,se le circostanze che mi sono state riferite si rivelassero fondate e veritiere, ritengo- e credo che anche Lei ne debba convenire- che in questo giuoco da” tre tavolette”, tipico di imprenditori spregiudicati avvezzi a frodare il fisco, si debbono ravvisare precise responsabilità da parte dei Ministeri competenti e- ne sono sempre più convinto- precisi estremi di reato, non essendo certo possibile che questa irregolare ed, a mio avviso, illegittima situazione societaria possa ancora persistere..
Il Popolo italiano ha deciso di cambiare il Governo , affidandogli proprio il compito di modificare questo discutibile modo di operare a danno dello Stato.
Attendo da un mese di essere contattato e ,se lo ritiene opportuno , ricevuto, ma la sua segretaria, la dott. Antonia Tamburo ,alla quale cui mi sono ripetutamente rivolto, mi ha detto che allo stato Lei sarebbe oberato di impegni e sollecitato da identiche richieste a cui non può dar corso e che in ogni caso non avrebbe alcuna specifica delega in materia di dismissioni.(!?.).
Se così fosse mi scuso per il disturbo recato ai suoi Uffici e per l’indebita insistenza.
Le sarei grato di un cortese riscontro e di confermarmi se risponde al vero che Lei non ha alcuna responsabilità e delega in materia di dismissioni, come ha asserito nell’ultimo colloquio telefonico la sua più stretta collaboratrice.
In attesa dei dovuti chiarimenti in proposito Le porgo i miei sinceri saluti
Avv. Giovanni Salvati