dott. Mario Milone

   Coordinatore nazionale inquilini immobili di pregio

 

 

 

Napoli, 11 maggio 2011  

 

     Al  Presidente dell’INPDAP 

                        Dott. Polo Crescinbeni

segreteriaprescda@postacert.inpdap.gov.it

 

   Al Direttore Generale dell’ INPDAP                                

           Dott. Massimo Pianese           

            segrdirettgen@postacert.inpdap.gov.it

 

Alla Direzione Centrale Risorse Strumentali INPDAP

         Avv. Daniela Becchini

         dcpatrimoniocredito@postacert.inpdap.gov.it

                                   

                                                                      

           

            P.C.                                       

 

             Al  Coordinamento Generale Legale  INPDAP

            Avv. Maria Assumma 

             Avvocatura@inpdap.it

 

            Al C.I.V. dell’INPDAP                                                                                 

             segrpresidenteCIV@postacert.inpdap.gov.it

 

            Al Collegio Sindacale dell’INPDAP

            UFFSINDAC@inpdap.gov.it

            Al Magistrato delegato al Controllo dell'INPDAP  

            Fax. 06 77352315

            Al Dott. Stefano Scalera                                         

            Direttore Generale VIII Sez. del Tesoro               

            dt.segreteria.direzione8@tesoro.it

 

            Al Dott. Edoardo Gambacciani

            Direttore Generale per le politiche previdenziali

            EGambacciani@lavoro.gov.it

 

 

Oggetto:  definizione del contenzioso - avvio delle procedure di vendita dei cosiddetti immobili di pregio.

         

  

    Egregio Sig. Presidente, Sig. Direttore Generale, Spett.le Direzione Centrale Risorse Strumentali, desidero riassumere alcune informazioni essenziali, relative alla vendita degli immobili residenziali "cosiddetti di pregio" rimasti invenduti dopo la chiusura delle cartolarizzazioni, circa la situazione cui siamo giunti oggi.

 

     La Legge 27 febbraio 2009 n. 14, disponendo la chiusura delle operazioni di cartolarizzazione SCIP e il trasferimento degli immobili rimasti invenduti agli enti originari proprietari, ha stabilito anche che gli Enti “procedono, nel rispetto dei diritti esistenti e delle procedure in vigore, alla vendita diretta degli immobili e promuovono la definizione del contenzioso in materia immobiliare privilegiando soluzioni transattive”.

 

     Ebbene, fin'ora l'INPDAP non ha promosso alcuna iniziativa per una soluzione transattiva che definisse il contenzioso ma, ha continuato a chiedere agli inquilini la rinuncia alle cause civili ed amministrative come condizione sine qua non per l’acquisto a prezzo pieno degli immobili.

 

       Alla luce di ciò si sono intensificati i rapporti con i Ministeri vigilanti e, in data 15 novembre 2010, il Dipartimento del Tesoro ha confermato l’intento - a livello ministeriale - di voler predisporre una direttiva che definisse le linee guida che gli Enti avrebbero dovuto seguire per la vendita degli immobili di pregio oggetto di contenzioso.

 

       La direttiva interministeriale è stata emanata il 07 dicembre 2010 a firma dei Ministri Sacconi e Tremonti, è indirizzata a tutti gli Enti Previdenziali Pubblici, è stata registrata dalla Corte dei Conti in data 18 marzo 2011 e si è in attesa della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

 

      Il Governo è voluto intervenire così sulla situazione di sostanziale blocco delle vendite disponendo che: per gli immobili retrocessi ai sensi e per gli effetti dell'articolo 43-bis del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n.14, occorre procedere alla loro dismissione nel rispetto delle procedure già previste favorendo soluzioni transattive che consentano di stipulare contratti di compravendita che prevedano un corrispettivo pari al valore di mercato dell’immobile, determinato a suo tempo dall’Agenzia del Territorio, con il versamento di una quota parte di tale prezzo. La corresponsione del saldo, oltre agli interessi e alla rivalutazione monetaria sarà legata alla risoluzione in sede giurisdizionale delle cause pendenti. In  questo modo, l’Ente incasserà una parte del valore degli immobili senza rinunciare ai propri interessi che verranno tutelati nelle sedi opportune.

  

Questo intervento “politico”, detta un orientamento preciso e univoco sul comportamento di tutti gli Enti circa la gestione degli immobili in dismissione e consente adesso di sbloccare le vendite con il versamento di una quota parte del prezzo determinato a suo tempo dall’Agenzia del territorio.

 

             In attesa che la direttiva venga pubblicata in Gazzetta Ufficiale, ho dovuto registrare l'assordante silenzio dell'Istituto e la paralisi delle vendite propongo in qualità di coordinatore nazionale degli inquilini dei cosiddetti immobili di pregio di chiudere definitivamente il contenzioso, essendo gran parte degli inquilini disponibili a rinunciare alle cause in cambio della vendita del proprio appartamento al prezzo a suo tempo determinato dall’Agenzia del Territorio riparametrato ai valori di mercato del 2001.

  

Confido pertanto che l’INPDAP assuma tutte le iniziative finalizzate a promuovere la definizione del contenzioso con soluzioni transattive o che, quanto meno, dia attuazione alla recente direttiva interministeriale come sta facendo l'INAIL che ha già stipulato i primi atti notarili (All.1), evitando così una indiscutibile lesione degli interessi legittimi degli inquilini, atteso che quella di promuovere la chiusura delle cause con soluzioni transattive non può essere considerata una facoltà concessa agli Enti bensì costituisce un vero e proprio obbligo di legge.

 

Non è più sostenibile per l'Istituto mantenere il silenzio nei confronti degli inquilini, destinatari delle vendite degli immobili e delle transazioni delle vertenze previste da ben tre normative dello Stato (D.Lgs. 104/1996, L. 410/2001, L. 14/2009) e che sono stati lasciati da 15 anni senza alcuna offerta di opzione all'acquisto.

 

Un comportamento corretto è alla base del buon andamento della pubblica amministrazione e sicuramente contribuirebbe alla trasparenza della gestione immobiliare dell'INPDAP rimasta compromessa da caotici comportamenti per le vendite degli ultimi anni fatte - tra l'altro - con tante insopportabili disparità di trattamento tra gli inquilini.

 

          Resto pertanto a disposizione per un incontro al fine di ricercare assieme la migliore soluzione costruttiva che incontri i bisogni degli inquilini e soddisfi gli interessi dell'Ente.

                                                                                                                                  

 

Napoli, 11 maggio 2011                      

                                                                                                   cordiali saluti

                                                                                                           Mario Milone